Tre parole difficili da trovare nel mondo del business, di cui, tuttavia, tutti i coach ed i formatori parlano.
Ecco, parlano, appunto, perché mettere in pratica è davvero difficile. Pochi sono gli esempi di Imprenditori che hanno condiviso, riconosciuto meriti ai collaboratori ed hanno messo passione infinita nel loro progetti.
I cosiddetti “visionari” in questo momento te ne sono venuti in mente almeno 2.
Ma oggi voglio parlarti del Dottor Nida Chenagtsang, arrivato in Italia all’Istituto Lama Zhong Khapa di Pomaia circa 20 anni fa. A 25 anni vantava una laurea in medicina tibetana, ti assicuro molto lunga e complessa, una laurea in medicina ricevuta in Italia, 2 lauree in medicina prese negli Stati Uniti e non ricordo quante specializzazioni.
Ho avuto il privilegio di conoscerlo e di averlo come medico per un po’ di tempo, ma il punto non è questo.
La sua bravura ha fatto presto il giro dello stivale ed oltre, fino ad arrivare alla trasmissione “Costanzo Show” che ha solo confermato la sua davvero incredibile preparazione.
Ogni anno, all’istituto Lama Zhong Khapa di Pomaia si festeggia la ricorrenza della liberazione del Tibet con un weekend dedicato a molte attività interessanti. Alla sera, lo spettacolo mostra i loro beniamini tra cui ricordo una delicatissima cantante e proprio lui, il Dottor Nida Chenagtsang.
Lui, ha condiviso il racconto della sua vita nel villaggio dove è nato per dare vita nelle nostre menti ai concetti di Condivisione, Riconoscenza ed Amore. Lui nasce a fine dicembre, in una tenda fatta con pelli di yack e legno, da famiglia molto umile. Le temperature sono rigidissime, a tal punto che un neonato che supera l’inverno viene già considerato un privilegiato. Nei primi anni di studio, il piccolo Dana dimostra un’intelligenza vivace ed allora, il villaggio si è auto tassato per permettergli tutti gli studi possibili. Perché?
Perché questo popolo riconosce il merito di un’intelligenza, con amore lo invita alla vita migliore per tutti, perché un giorno, lui potrà curare gli abitanti del villaggio, quindi la condivisione dei risultati. Egli è partito con il compito di portare la medicina tibetana nel mondo e lo sta facendo con successo, ed egli stesso ammette di inviare parte dei suoi guadagni al villaggio per eterna riconoscenza.
In realtà, con la moglie, ha aperto decine di ambulatori nel centro sud Italia ed all’estero ed insegna medicina tibetana al centro di Pomaia.
Perché condividere il proprio sapere con passione ed amore è la base del successo.
Perché ho raccontato questa storia? Noi ci rivolgiamo ad Imprenditori, molto padroni e poco leader, ci piacerebbe fosse il contrario. Ci piacerebbe che i coach fossero veri “costruttori di successi” ed i formatori fossero “accompagnatori di menti”, ci piacerebbe…..
Concetta P. Andaloro
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